Anziani

Ambito Evangelizzazione Anziani

L’Ambito Evangelizzazione Anziani opera grazie a quei fratelli che, in virtù della loro anzianità di cammino e di servizio in seno al Rinnovamento sono in modo particolare custodi di quella corrente di grazia, quale è stato definito a più riprese il Rinnovamento e possono continuare la missione nella Chiesa e nella società con una vocazione e una modalità del tutto specifiche.

Alcune premesse:

  • Nella Bibbia il Signore ci dice: “Nella vecchiaia daranno ancora frutti, saranno vegeti e rigogliosi”(Salmo 92,15). Una fecondità manifestata nella tenerezza e nella dolcezza, nell’equilibrio e nella serenità… è il tempo in cui una persona può affermare di valere per “ciò che è” più che per “ciò che fa”.
  • Papa Francesco nell’udienza del’11 marzo 2015 ci indica qual è il nostro DNA: ”l’anzianità è una vocazione, contiene una grazia e una missione”, cosi che ci siamo sentiti chiamati a vivere la nostra “anzianità” come tempo privilegiato per una nuova fecondità (sia ad intra della nostra corrente di Grazia, sia ad extra, nella Chiesa e nella società).
  • L’anzianità non è tempo di fermarsi, non è tempo di arrendersi, non è tempo di ormeggiare la barca a riva o di guardarsi indietro; non dobbiamo fuggire questo tempo perché ci spaventa e rifugiarci in forme e stili del passato. 

​A fronte di queste premesse, l’Ambito è stato delineato come un “avamposto per la custodia, la protezione della eredità carismatica e del tessuto comunitario”, esercitando innanzitutto il prezioso “carisma dell’esserci”:

  • esserci per i molti anziani che si sentono inutili, per i giovani che hanno bisogno di testimoni credibili, per i fratelli e le sorelle impegnati nei servizi, ministeri ambiti che hanno bisogno di sostegno
  • esserci per essere strumenti attivi di fraternità e fiducia; mediatori tra conflitti, incomprensioni, esempi nel perdonare e nel riconciliare
  • esserci come eventuale sostegno, consiglio e discernimento ai fratelli e alle sorelle che operano ai vari livelli: regione, diocesi e gruppi.
  • esserci come realtà profetica e pertanto costituire una porta aperta verso il futuro perché abbiamo fatto esperienza che le promesse di Dio si realizzano nello svolgersi della povera e fragile storia personale e comunitaria
  • esserci come radici che hanno da ricordare e da alimentare ancora l’identità missionaria e carismatica del RnS una identità carismatica che non è statica e invariabile ma che si costruisce in un continuo divenire
  • esserci come “radici” per esercitare umilmente, in obbedienza e preferibilmente nascondimento il “carisma della memoria” perché ciò che l’albero ha di fiorito vive di ciò che è sepolto (Francisco Luis Bernardez) e lo splendore della chioma è reso possibile solo dalle radici invisibili, nascoste nel terreno (Ravasi)

Custodi, dunque, di una identità carismatica che si fonda sulla memoria di principi e valori che non mutano (l’Effusione, la potenza della lode, l’Incontro personale con Gesù vivo, la forza della Parola profetica, l’abbandono all’azione dello Spirito, la gioia della Fraternità, l’amore per la Chiesa

Operatori di una “diaconia della memoria” così come ha chiesto Papa Francesco nel messaggio agli anziani del 2021, cioè:“custodire le radici, trasmettere la fede ai giovani (di cammino) prendersi cura dei piccoli (le persone fragili)

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