Cenni storici

Il Rinnovamento carismatico cattolico, nato, come è noto, nel 1967 presso l’università di Duquesne a Pittsburg (Pensilvania), durante un ritiro a cui i partecipanti si erano preparati con la preghiera allo Spirito Santo e con la lettura del libro:” La Croce e il pugnale”, giunge in Italia nel 1971  ad opera di Valérien Gaudet.

 Il suo vero lancio però avviene dopo il 1975, Anno Santo  in cui, in occasione della Pentecoste, si radunano in un congresso a Roma 10.000 “carismatici” di tutto il mondo, ricevuti in S. Pietro da Paolo VI, il quale rivolge loro un mirabile discorso, pieno di incoraggiamento in cui definisce il Rinnovamento “ Una chance per la Chiesa

A macchia d’olio nascono gruppi in varie città d’Italia e, tra il ’75 e il ’76 anche a Genova ad opera di persone che ne hanno fatto esperienza altrove.

Si tratta dei padri camilliani: p. Domenico Lovera e p. Carlo Savoia, che, ricevuta la preghiera di effusione a Torino, iniziano a riunirsi in via M. Rubatto, presso il convento delle suore Cappuccine, tra cui suor Giancarla e suor Maria Gloria.

Ben presto il gruppetto si trasferisce nella chiesa di S. Camillo e a loro si aggiunge dopo alcuni mesi un giovane sacerdote agostiniano, ordinato da due anni, P.Luigi Kerschbamer,  avendo anche lui ha avuto una forte esperienza dello Spirito a Torino, dove ha ricevuto la preghiera di effusione.

Il 14 luglio del 1976 avviene la prima preghiera per una nuova effusione dello Spirito Santo a Genova, presso la chiesa di S. Camillo, con la presenza dei coniugi Ancillotti che successivamente fonderanno la comunità “Maria”. Molti sono i giovani che ricevono la preghiera; l’atmosfera è commossa, ma gioiosa, ricca di esultanza e, a chi si trova, per invito di una persona, per la prima volta a questo incontro, si apre l’orizzonte di una Chiesa in cui si tocca con mano la realtà della prima Pentecoste., con la manifestazione dei carismi e della fede dei primi cristiani.

Alcuni anni prima Ena Casareto Dal Verme, che può essere definita la decana del Rinnovamento di Genova, in un ritiro in Francia, a Troussures, con Padre Caffarel, nel 1973, aveva sperimentato il “battesimo nello Spirito” e, tornando a Genova riunisce in casa sua alcune persone a pregare, ma,solo verso il 1976 trasferisce il gruppo nella parrocchia di S. Nicola .

Nell’ottobre dello stesso anno Padre Luigi Kerschbamer decide di aprire un gruppo al santuario della Madonnetta presso il cui convento risiede, per dare la possibilità di partecipare ai molti  giovani che già si incontrano con lui il mercoledì sera e a coloro che lavorano. e sono liberi solo il sabato.

Questi primi gruppi, “Maria” di S.  Camillo, “S. Nicola” e “Madonnetta”, sono nominati da don Dino Foglio nella sua pubblicazione in due volumi: “Il vero volto del Rinnovamento nello Spirito in Italia”, in cui fa  il  punto  di questo movimento in Italia negli anni Settanta. .

Nella seconda metà del 1976, mentre i partecipanti ai gruppi sono pieni di entusiasmo e di gioia e testimoniano ovunque la novità di una vita di fede vissuta sull’esempio dei primi cristiani, si pone  il problema dell’accettazione dall’autorità ecclesiastica locale. Mentre alcuni sacerdoti diocesani con gioia accolgono il “Rinnovamento” come dono dello Spirito Santo, primo tra questi don Carlo Boccardo che dal 1976 frequenta assiduamente S. Camillo, altri si dimostrano scettici se non ostili.

In questo tempo P. Carlo Savoia ritiene di informare il Card. Siri e si reca da lui con P. Luigi con una certa titubanza conoscendo la posizione del Vescovo di Genova al Concilio rispetto ai carismi.

P. Luigi ricorda ancora bene quella visita in curia insieme a P. Carlo. Ecco la sua testimonianza:” Appena accennato il nostro argomento sul Rinnovamento, con un gesto deciso della mano e con voce ancora più decisa ci ha detto: “Fermatevi”! Perché comunque si potesse rendere conto personalmente del nostro gruppo lo abbiamo invitato a S. Camillo per offrirci la sua guida e il suo insegnamento.  Venne, l’accoglienza è stata rispettosa e timorosa, Il Cardinale ha parlato tanto della chiesa e dell’amore di Dio e della vita cristiana, senza mai nominare, penso di proposito, lo Spirito Santo. La conclusione poi l’ abbiamo tirata noi quando è andato via:  “L’amore di Dio  è stato riversato nei vostri cuori per mezzo dello Spirito Santo” (Rm 5,5).

Il card. Siri chiede un tempo di sospensione dell’attività dei gruppi per informarsi e riflettere. E’ un tempo di sofferenza,  e di invocazione allo Spirito, in cui le riunioni sono incontri di preghiera, senza caratterizzazioni carismatiche.

Si sospende la preparazione all’effusione, mentre la stessa viene effettuata  a Savignone e Masone, ( per i  gruppi fondati nel frattempo da p. Luigi) che si trovano in altra diocesi e dove ogni settimana si radunano parecchie persone tra cui alcune provenienti da Genova . La preghiera per una nuova effusione avviene il giorno 8 dicembre a Masone, sotto la neve, in una giornata memorabile, particolarmente benedetta dalla Madonna.

E’ presente anche don Luigi Albani, della Società S. Paolo, che da qualche tempo frequenta il Rinnovamento a Genova e che avendo ricevuto l’effusione altrove, prega sui fratelli insieme a p. Luigi e a coloro che hanno già fatto la stessa esperienza a S. Camillo.

Intanto Padre Carlo prepara una dichiarazione di ortodossia che P. Pancera pubblica integralmente, data l’autorevolezza della fonte e gli elementi intrinseci che la caratterizzano, nel suo volume “ Il Rinnovamento carismatico in Italia EdB 1977-

Il Card. Siri si dichiara soddisfatto e, con alcune raccomandazioni, dona il suo benestare al sorgere del movimento in Genova.

I gruppi riprendono a riunirsi e cominciano a crescere nella gioia e nella pace dello Spirito Santo.

Da allora si tengono regolarmente le Convocazioni Regionali, nascono nuovi gruppi in tutta la regione e si arriva ai tempi più recenti.

La Liguria ospita grandi eventi nazionali come l’evento “10 piazze per 10 comandamenti” nel 2013 e il Pellegrinaggio Nazionale delle famiglie per la famiglia nel 2016. Innumerevoli iniziative di incontro, testimonianza, preghiera ed evangelizzazione si susseguono. Tanti fratelli si avvicendano nell’appartenenza e nel servizio.

Ai fratelli che ci hanno lasciato va un affettuoso ricordo. Al Signore un grande grazie per questa meravigliosa storia d’amore!